Una ricerca che va avanti da ben due anni, finalizzata nel mettere alla luce verità nascoste all’interno delle Sacre Scritture e di altri documenti conservati segretamente negli Archivi Vaticani, ha reso noto nelle ultime ore un qualcosa che allo stesso tempo fa sorridere e lascia increduli.
I ricercatori hanno voluto premettere che quanto rivelato non è per niente il frutto della consultazione dei famosi Vangeli apocrifi ( gruppo di testi a carattere religioso che si riferiscono alla figura di Cristo e che, nel tempo, sono stati esclusi dal canone della Bibbia cristiano in quanto in contraddizione con l’ortodossia della chiesa), ma che si tratta di documenti ufficiali e conservati per l’appunto nell’archivio centrale della Santa Sede.
“Nelle Sacre Scritture viene sempre lasciato poco spazio a quelle che sono le figure di Giuseppe e di Maria, rispettivamente padre e madre di Gesù, ed è per questo che abbiamo voluto soffermare la nostra attenzione su queste figure tanto importanti e al tempo stesso tanto trascurate. Abbiamo quindi, quasi come dei detective, voluto ‘indagare’ sulle loro vite.”
La ricerca ha dato i suoi frutti. In più di un documento infatti a Giuseppe veniva affiancata la professione di falegname, cosa ormai data per certa e nota a tutti. Da quegli stessi documenti è però trapelata un ulteriore informazione: Giuseppe era l’unico falegname in Città.
La cosa ha incuriosito i ricercatori e un gruppo di altri esperti e si è cosi passati alla consultazione dei documenti relativi alla vita in città in quel periodo. Una delle poche informazioni estrapolate riguardava proprio il fatto che a quell’epoca la professione del falegname stava pian piano scomparendo per far posto a fabbri e scudieri, figure più richieste per l’imminente guerra.
“Ci siamo quindi resi conto che le due documentazioni non erano in contrasto tra loro e dopo varie discussioni ed altre estrapolazioni e tenendo in considerazione che la crocifissione si tenne sul Golgota, monte alle porte di Gerusalemme, siamo giunti alla conclusione che fu commissionato proprio a Giuseppe l’ordine di costruire le tre croci su una delle quali venne poi crocifisso suo figlio Gesù“.
Queste le parole di un coordinatore delle ricerche.